Cucina!
Appena tornata dal mercato sfilo dalle borse il mio nuovo
trofeo: le carrube. Un frutto prezioso che gli antichi orientali usavano come unità di misura per le pietre preziose.
Io non so ancora se li userò al posto del cacao o come caffè... in
ogni caso saranno una coccola niente male.
Il sapore della carruba si avvicina a quello del cacao ma è più
dolce, vagamente si può pensare di assaporare un fico ricoperto di cioccolata.
Il suo periodo di raccolta è agosto - settembre, ma tostati al punto giusto questi
baccelli si conservano per parecchio tempo, così da poterli ciancicare (occhio
ai semi!) al bisogno...
La composizione delle carruba e la gran quantità di fibre
insolubili, soprattutto di lignina, fanno di questo frutto un rimedio naturale ed
efficace (soprattutto nei bambini) contro le enteriti. Ma oltre ad essere un toccasana per il proprio pancino, le carrube sono, soprattutto, una golosità sorprendente: Crema di cacao?
Tavolette di cioccolato? Ciambelloni bicolore? Orzo/caffè/cicoria caldi e
ristoratori? Praline? Tagliatelle nere? Tiramisù senza caffe? Questi sono solo alcuni degli usi possibili per chi è intollerante al cacao o al caffè o semplicemente li vuole evitare. Perché le alternative d’uso sono illimitate. E quindi... spazio alla fantasia!
(P.s.. Nei negozi di alimentazione
naturale/biologici si possono comprare i barattoli di polvere di carrube prontissimi all’uso. Attenzione a non confondersi con la farina dei semi delle carrube, che è bianca
e che è l’additivo addensante e conservante E410 usato nell’industria dolciaria
e della cosmesi)
Dunque, eravamo alle mie borse della spesa..
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